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Bagno chimico

Il bagno chimico è un’operazione che viene eseguita nel caso in cui un dispositivo elettronico vada a contatto con dei liquidi.

Negli ultimi anni, molti dispositivi hanno ottenuto la certificazione IP67 / IP68 che ne attesta la resistenza ad acqua e polveri sottili.

Vediamo innanzitutto la differenza tra le certificazioni:

IP67 indica che lo smartphone è totalmente protetto dalle infiltrazioni di polvere e resiste ad un'immersione di massimo trenta minuti ad una profondità compresa tra quindici centimetri e un metro;

IP68 (certificazione attribuita agli smartphone di fascia alta) garantisce la stessa totale protezione dalle infiltrazioni di polvere ma resiste ad un'immersione di un’ora e una profondità di almeno tre metri.

Ma questi smartphone resistenti all'acqua quanto in effetti sono impermeabili?

Molti fattori contribuiscono nella valutazione dell'impermeabilità dello smartphone tra le quali anche i fattori climatici, infatti se pur non a diretto contatto con dei liquidi, l'esposizione del dispositivo a temperature non costanti o in ambienti dove è presenze umidità / vapore acqueo possono determinarne la formazione della condensa, danneggiando a lungo termine il dispositivo (il cellulare non si lascia solo mai quindi anche accanto ai fornelli o mentre ci si fa una doccia).

Uno smartphone che ha subito un urto e che presenti un segno di rottura implica la perdita dell'impermeabilità del dispositivo stesso in quanto risulta alterata la caratteristica fondamentale che consente al dispositivo impenetrabilità.

Ricordiamo anche che, se il prodotto dovesse essere in garanzia, a meno che non preveda la presenza di un'assicurazione kasko, l’assistenza autorizzata alla rilevazione della presenza di liquidi presupporrà l'utilizzo improprio e quindi l'intervento non rientrerà nei termini di garanzia.

La tipologia dei liquidi è altresì fondamentale, infatti liquidi contenti agenti acidi riducono la possibilità di risoluzione anche effettuando l'intervento del bagno chimico.

Consigliamo in caso di contatto con dei liquidi di recarsi presso un centro assistenza entro massimo 48 ore, in quanto la tempestività di intervento è fondamentale, soprattutto per i dispositivi che in seguito al contatto con i liquidi si spengono o vanno in riavvio continuo - non bisogna forzare all'accensione lo smartphone anzi spegnerlo il prima possibile, in modo tale da preservarne lo stato da ulteriori danni dati dal surriscaldamento.

Lo smartphone che è andato a contatto con dei liquidi sviluppa all'interno un processo di ossidazione, per questo necessità l'intervento di un tecnico professionista che dopo aver smontato il dispositivo eseguirà una perizia a microscopio su ciascun componente e provvederà al bagno chimico in vasca ad ultrasuoni per l'eliminazione dell'ossido.

A causa della tipologia dell'infiltrazione è possibile che sia necessaria la sostituzione di alcuni componenti interni, se in stato di ossidazione avanzato.

Precisiamo che gli interventi vanno eseguiti da professionisti, e non da cugini o amici "tutto fare" in quanto il bagno chimico è già di per sé un intervento senza garanzia di riuscita, ma operazioni eseguite senza esperienza potrebbero ridurre a zero le possibilità anche del recupero dei dati dal dispositivo. Nota bene: non disporre riso e sale sullo smartphone al fine di risolvere il problema, seguendo il fatto che assorbono umidità, con il riso al massimo fai delle arancine!

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Uldan

Autore: Uldan

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